Nella natura parla il linguaggio degli Dei.
E come si riconosce il linguaggio degli dei? Dalla bellezza!
Guardate lo scorrere dell’acqua di un ruscello, sui sassi che ne formano il suo letto.
Apparentemente può sembrare una semplice distesa di sassi su cui si muove il fluire dell’acqua, ma se guardate attentamente, anche la loro disposizione non è casuale. È l’opera di un’artista incredibile.
Vi siete accorti dei fiori spontanei ai lati delle strade, quando è primavera?
C’è un modo particolare in cui si presentano. Ma chi lo fa questo lavoro?
C’è un’artisticità intrinseca di cui è fatto il tessuto connettivo del cosmo.
La struttura interna del cosmo è intrisa di Elementi Superiori.
E questi Elementi Superiori si dispongono sempre in modo “Bello”
È bello il modo in cui l’acqua fluisce sulle rive di un ruscello.
Non c’è nulla di disarmonico.
Quando andiamo in giro per le campagne se notiamo qualcosa di stonato questo è il prodotto dell’azione dell’uomo.
Nella natura tutto è equilibrio ed armonia e nulla è casuale.
La Natura è talmente divina e piena di idee. È intrisa di coscienze che la creano, che non possono che realizzarla in maniera bellissima.
Noi siamo talmente induriti che, di tutto questo, neppure c’è ne accorgiamo.
Guardate le forme incredibili create dal sole, quando si riflette sull’acqua del mare, mentre accarezza la sabbia sulla riva.
Guardate come si muove l’acqua.
Non c’è nulla di disarmonico, ed è di una bellezza indicibile.
Le venature che si creano con i giochi d’acqua sulla spiaggia sono un capolavoro che nessuno scultore sarebbe mai in grado di produrre. Non sono casuali.
Tutta questa ricchezza cosa ci dice?
Ci parla di un mistero
Il mistero della bellezza.
Se un essere umano è libero interiormente, sciolto dai lacci che gli legano l’anima, entra in contatto con gli elementi della natura e la riconosce come bella.
Ma perché bella?
Perché, come diceva Goethe, la bellezza è il linguaggio degli Dei, cioè di quelle coscienze che hanno creato tutte le cose.
Ma perché noi diciamo che è bello tutto questo?
Perché il Dio interiore dentro di noi, che è lanciato nell’evoluzione a diventare un Dio Creatore, riconosce il proprio futuro nella bellezza.
Riconosce questa modalità verso cui molti uomini stanno andando.
Questo tipo di modalità dovrebbe essere dentro il cuore di chiunque voglia essere artista, ma non per replicare la natura, che non può essere replicata nella sua vitalità e bellezza, bensì per imparare il linguaggio della natura e farlo diventare umano.
L’artista è colui che, usando il linguaggio divino nascosto nella bellezza della natura, adatta quel linguaggio, lo trasforma con il proprio talento e con la propria divinità per essere tale da essere riconosciuto da una coscienza umana che, attraverso quel linguaggio, fa crescere le parti più alte della propria Anima.
Tratto da una conferenza di Carlo Carotenuto
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