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Gatti e Vacanze...

Imparare a contemplare la Natura


Ascoltalo dalla voce di Lucia sul podcast >>

"Duna inebriata dalla fragranza del fiore di Gelsomino! Lo sentite anche voi il profumo?"



L’articolo di Silvia Bagni ‘Immergersi con gioia nella leggerezza della vacanza’ è stato d’ispirazione e ringrazio per la visione, che riesce a regalare, di calma e di serenità, mostrando l’essenza della profonda condivisione che unisce uomo, animale e natura.


Pensando al periodo estivo e alle vacanze, il suo articolo ci invita ad espandere la propria visione e a porre l’attenzione su aspetti decisamente positivi: con Silvia guardiamo oltre il problema dell’abbandono, guardiamo alla bellezza del legame tra animale e uomo trasportata e amplificata nella bellezza della natura e, proprio le vacanze, con i loro ritmi più lenti, ci permettono di godere di ogni singolo dettaglio accanto ai nostri compagni di viaggio.


Ho avuto la fortuna di fare questa esperienza con il mio amato Basset Ugo in montagna in una baita in legno, pochi residenti, immersi in un’aria frizzante, circondati dal verde lussureggiante e acque limpide. Semplicemente meraviglioso. Ma con i mici, come fare?

Mi sono giustamente posta il quesito… Nel 2019 ho affidato Duilio, Duna, Dharma Ugolina e Duetto alle amorevoli cure di una persona fidata con tanto di passaggio di consegne, inserimento in famiglia, spiegazione di tutte le questioni pratiche: preparazione dei pasti, orari e quanto necessario per ridurre al minimo ogni possibile disagio. Credevo davvero di aver pensato a tutto eppure Duilio, il guerriero valoroso, ha deciso che anche lui si sarebbe concesso una breve vacanza: si è trasferito dai miei vicini di casa e ha trascorso 5 giorni in compagnia di Micio, il gatto di famiglia, correndo, giocando e mangiando leccornie per riservarci, al nostro rientro, uno sguardo misto a rimprovero e rassicurazione.


Da allora, oltre al fatto che la banda felina di casa si è allargata con Mirtillo Viola e Vampy micio libero, è stato necessario rivedere i piani. Salvo affidarli a una persona che potesse trasferirsi a casa, abbiamo ripensato le modalità: una vacanza breve, forse una uscita in giornata non necessariamente in auto, che regalasse nuovi ritmi e nuove esplorazioni, un perfetto connubio tra gestione dei mici di casa e meritato tempo libero… e così con un semplice portabici montato sull’automobile e due biciclette al seguito ci siamo reinventati le vacanze. E via alla scoperta, per esempio, del faro di Bibione attraverso la pineta ombreggiata e piacevolmente ventilata oppure percorrendo la ciclovia Alpe Adria da Palmanova fino a Grado.


Un mezzo unico con cui stare nella natura senza fretta per osservare paesaggi, ascoltare suoni e percepire odori: un’immersione completa, in piena libertà, al giusto passo e totalmente rigenerante.


Un’esperienza nel contempo dinamica e contemplativa.


Scrivendo e riflettendo su quanto vissuto, seguendo il cuore e le parole che da esso giungono, mi chiedo che cosa significhi davvero respirare la bellezza della natura.

La ammiriamo con il nostro sguardo, ma la portiamo dentro di noi anche con il respiro tanto che ogni cellula del nostro corpo ne viene pervasa.


E se poniamo ancora più attenzione: essere pervasi dalla bellezza non può che portare un benessere interiore talmente incontenibile, talmente debordante da andare oltre i nostri confini epidermici per spandersi, riversarsi come un’onda benefica e rigenerante. È così che possiamo sentirci davvero parte della meraviglia del creato, noi stessi siamo meraviglia quando davvero riusciamo a riconoscerla, interiorizzarla e ancor più ad emanarla.


Un cerchio virtuoso.

Salvatore Brizzi dice ‘cercate bellezza e create bellezza, senza sosta. Non c’è verità senza bellezza […]’


Se la bellezza è dunque ovunque, negli animali e nelle piante, nei cieli, nei mari e sulla terra, e ce la mostrano i nostri animali, e la ritroviamo dentro di noi, ecco che forse, al di là di ogni velo, l’invito è a cercarla negli altri, nei nostri simili senza giudicare, fosse anche solo, all’inizio, come mero esercizio, per trasformala in una salvifica consuetudine.

E sempre Salvatore Brizzi ci ricorda: ‘L’attenzione affilata come un rasoio, il cuore aperto che non oppone resistenza alla vita, lo stupore verso la Bellezza, tipico di un bambino. Questo salverà il mondo’.


Questo per me è il risultato del contemplare la natura, di respirarne la bellezza: percepire una profonda sensazione di ristoro e pace e, a mente sgombra, ricaricati, rientrare a casa dove ritrovare ad attenderci i nostri adorati felini, noi e loro più felici che mai di rincontrarci.


Lucia Toffoli

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