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Silvia ci racconta



Un'altra serata di emozioni a Cani per Caso, alla conferenza di Stefano Cattinelli. A me ha smosso di tutto, ha fatto emergere domande e tentativi di risposta che ho dentro da tanto. Perchè i cani nella mia vita? Nella vita di una donna matura che ne aveva paura? (Perchè anche un gatto?). Mi sono detta tante volte che in fin dei conti 3 su 4 non li ho nemmeno voluti io. E invece non è così, perchè avrei potuto dire di no e chiudere la porta (e la finestra da cui si ostinava a entrare Cannella). Chico l'ho scelto quando era già stato scelto e portato a casa: era un sabato e lavoravo fino a sera. E quando ho visto quell'affarino piccolo e indifeso, gli ho detto "farò tutto quello che posso, per farti diventare Grande".Kalì, due giorni dopo me l'ha cacciata in braccio il contadino: "Questa xè femena". Ce n'erano altre, ma lei era la mia brutta spettinata di cui mi sono innamorata al primo Stop, quando è uscita dallo scatolone e si è arrampicata su di me.Dylan è arrivato di peso e ho detto "guai al mondo se mi scombina gli altri due!", ma ho scelto di stare con lui che tremava di paura anche la notte.

E Luna...sì, Luna l'ho scelta e devo capire perchè quegli occhi scuri mi hanno chiamata.In realtà, Cattinelli ci ha invitato a riflettere sui bisogni che nelle varie fasi della vita sottostanno alle scelte. Un bellissimo esercizio di consapevolezza che mi impegnerà ancora. Ci ha invitato a soffermarci sulle motivazioni della scelta del nome. Stupefacente la riflessione sullo stimolo della parte maschile da parte del cane...perchè proprio qualche giorno fa, passeggiando in mezzo al verde, alle acque, ai sassi, agli odori, ho pensato con allegria: "Che bello, mi sento un uomo!". Meravigliosa la sottolineatura che i cani ci stimolano ad avere progettualità, poichè ci spingono ad azioni. Avevo un "groppo" a pensare quanto mi hanno aiutata e mi stanno aiutando con le loro zampate e i loro inviti, in particolare da un anno a questa parte...quanto mi hanno buttata fuori e fatta gioire di questo. Commovente l'idea che dovremmo cogliere quello che ci donano i canie che riusciamo a portare fuori di casa, nel rapporto con altri.

Silvia

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