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Le "regole" di una vacanza perfetta con i nostri cani


Ascoltalo dalla voce di Silvia sul podcast >>


La prima domanda da porsi è proprio nascosta nel titolo volutamente provocatorio: esistono delle regole che ci permettano di vivere una vacanza perfetta con il nostro cane? La risposta, a mio avviso, è un netto no. Questi titoloni che troviamo online sono spesso fuorvianti e servono solo a farci cliccare e aprire un articolo che alla fine non riuscirà a esaurire i nostri dubbi. In fondo è proprio quello che ho fatto io cercando di attirare la vostra attenzione su questo argomento che può diventare per una famiglia fonte di scelte difficili e di tensioni.


Perché penso che non esistano delle regole? Semplicemente perché la mia idea di vacanza con un cane può essere totalmente diversa dalla vostra e quindi non si possono scrivere in modo generale delle norme che non siano calate nel contesto della vostra, nostra famiglia e del rapporto che abbiamo con quel cane particolare, nella sua taglia, età, abitudini di vita quotidiana, socializzazione.


La mia esperienza di vacanza a sei zampe è stata varia negli anni ma su una cosa non ho mai avuto dubbi. Il cane fa parte della nostra famiglia e se noi partiamo, parte anche lui con noi. Personalmente non riuscirei mai a essere serena e felice se mancasse una parte così importante della mia esistenza proprio nei giorni in cui posso dedicarmi a ciò che più amo fare, dove non ho orari o impegni fissi come accade invece durante il resto dell’anno. Ma questa è una mia idea e capisco benissimo ci possano essere pareri discordanti.


Qualsiasi scelta voi facciate sul fatto di portare con voi o meno il cane penso che sia fondamentale un’accurata preparazione che deve iniziare con mesi di anticipo.

Se decidete di partire insieme a lui, dopo avere individuato la località che più ci fa stare bene, si comincia con l’esaminare su internet quali strutture alberghiere o B&B oppure campeggi, a seconda del tipo di vacanza che vogliamo fare, accettino i cani non come un mero annesso che sono costretti a ospitare per forza, ma come parte integrante della famiglia umana che soggiornerà presso di loro.


Questa è per me la parte più importante e, se vogliamo essere rispondenti al titolo, la definirei la mia regola numero uno, un’accettazione consapevole e felice della famiglia nel suo complesso.


In realtà la regola che sta alla base di tutto, quella zero, è che il cane sia stato abituato nel tempo a rimanere in auto, oppure in treno (se questo è il mezzo prescelto per gli spostamenti) per alcune ore, senza soffrire il viaggio. Insomma al nostro amico devono essere stati forniti gli strumenti di base per potersi allontanare da casa e questo non si può fare il giorno prima della data di partenza. Ci si deve organizzare ben prima facendogli fare varie prove pratiche altrimenti si rischia di arrivare a destinazione con un cane sottosopra, in preda alla nausea, che vive momenti di ansia e di paura per quello che lo circonda e che non ha mai visto e la nostra agognata vacanza non inizierebbe nel migliore dei modi.


Non si può certo partire allo sbaraglio pensando di fermarsi dove capita, dove si trova posto, a meno che non si abbia un bel camper, il che ci rende totalmente indipendenti. Questa soluzione per molti aspetti è veramente congeniale per chi ha un cane che può ritrovare in questo mezzo il prolungamento della sua casa, qualcosa che conosce e può esplorare con largo anticipo.


In tutti i casi comunque è meglio, una volta definita la località e la struttura, fare sempre un’esperienza pratica magari in un periodo di bassa stagione. Si sta via anche solo una o due notti, si vede il posto e si chiariscono sul luogo tutte le indicazioni che ci sono state fornite sul soggiorno dell’animale: dove può stare durante il pranzo, il costo eventuale del suo pernottamento, i luoghi vicini alla struttura in cui poterlo portare a correre e a sfogarsi e poi naturalmente lo si abitua a vivere e a dormire in un ambiente diverso rispetto a quello in cui è sempre stato.


Ecco allora tutto è organizzato. Siamo finalmente giunti a destinazione, abbiamo parcheggiato l’auto, entriamo nella struttura prescelta e se questa è un hotel apriamo la porta della nostra camera.


Una camera che occuperemo solo per alcuni giorni ma che poi deve essere riconsegnata nel medesimo stato in cui ci è stata affidata, quindi sarà a nostro carico il costo per pulirla nel caso in cui il nostro amico la sporchi. Sembra superfluo dirlo ma vi assicuro che non è così. Anzi proprio per questa inciviltà dei proprietari spesso i gestori scelgono di non accettare cani nelle loro strutture. Noi per primi quindi dobbiamo essere consapevoli che siamo ospiti e che se il cane, pur abituato a non sporcare mai in casa, per una serie di motivi tra cui lo stress lo fa, questa è una nostra responsabilità, non del cane o della proprietà.


Ora abbiamo davanti a noi un periodo in cui riposarci e stare insieme. Se siamo in montagna abbiamo a nostra disposizione una natura che ci aspetta, che va sempre rispettata raccogliendo le deiezioni del cane e non lasciandolo libero di inseguire gli animali selvatici, se siamo al mare potremmo vivere con lui le ore serali o quelle del primo mattino quando la sabbia e il sole non scottano troppo per delle lunghe passeggiate oppure per oziare sulla riva a guardare l’infrangersi delle onde. Poi, nelle ore centrali della giornata il nostro amico, se è stato abituato a farlo, potrà rimanere anche da solo nella stanza, chiuso in un recintino, per riposare e per recuperare energia. Questo è molto importante per lui visto che i cani hanno bisogno del loro momento di tranquillità e ozio. Oppure può essere lasciato a un membro della famiglia che a rotazione lo porta in giro in mezzo a pinete o a campetti attrezzati facendolo giocare e rilassare al fresco.


Saranno giorni sereni e potrete scoprire anche delle nuove qualità del vostro amico che, nel caos della città e nella fretta di tutti i giorni, erano rimaste nascoste. Per esempio la sua passione a entrare in acqua nei ruscelli o in mare, la sua abilità nel nuotare o anche come, da solo, riesca a trovare in ogni pezzo di legno dei giochi meravigliosi che lo tengono occupato per delle ore.

Se invece proprio non lo potete portare con voi, per la meta di destinazione troppo lontana o per altre circostanze, anche in questo caso e forse ancora di più dovete progettare tutto con dovuto anticipo.


Le strutture che ospitano i cani, nel periodo estivo, raggiungono spesso il tutto esaurito e non tutte si rivelano essere esattamente come è indicato nei siti. Per un cane abituato a vivere da sempre in casa non è facile accettare di passare alcuni giorni, o alcune ore in un box, a meno che non sia stato abituato a fare questa esperienza accogliendola con normalità.

A volte si rischia di essere contattati dal gestore a metà vacanza perché il cane non mangia più da giorni e sta male, oppure di arrivare a riprenderlo trovandolo molto demoralizzato e sofferente.


Ci sono oggi tantissimi privati che effettuano servizio di pensione casalinga. A prima vista sembra essere la soluzione migliore, ma anche in questo caso, attenti alle tante problematiche che possono sorgere. Le persone che svolgono questo lavoro, infatti, non sono sempre degli esperti di cani, ci mettono tutta la loro buona volontà ma questa a volte non basta. Vivere in una casa è sempre meglio che in una gabbia ma rimanere a stretto contatto con altri animali, con la tensione e lo stress da superaffollamento, spesso porta il cane a cercare di scappare alla prima occasione utile. Non sempre in una casa, con un cancello che si apre varie volte al giorno e possibili varchi nelle recinzioni, tutto è sotto controllo. I cani trovano sempre la soluzione che noi non ci saremmo mai nemmeno immaginati per evadere da un posto in cui non vogliono stare.


Come fare quindi per scegliere la persona cui affidare il nostro cane mentre siamo in ferie?


Sono necessarie visite, non certo solo una, ma direi ripetute per esaminare bene il posto e ancora di più conoscere colui che si occuperà personalmente del nostro amico.

Oltre a questo sarà necessario lasciarlo in quella sistemazione prima solo per qualche ora poi arrivando ad un weekend, per capire come reagisce e se la persona a cui lo lasciamo è affidabile.


Non bisogna lesinare nei costi. Possono essere alti ma, se questa è la sistemazione che fa per voi, non ci possono essere scelte basate sul low cost inoltre, prenotate il periodo in cui lo lascerete con largo anticipo, per essere certi che ci sarà posto disponibile per il vostro amico.


In tanti casi le vacanze, da periodo fantastico e agognato da mesi, possono diventare un vero e proprio disastro se qualcosa non è stato pianificato e affrontato nel tempo.


Se invece vi sarete preparati insieme al vostro cane a risolvere tutte le possibili problematiche allora rappresenteranno per voi un momento ricco di stimoli e di novità per vivere con lui esperienze indimenticabili.


Rimarranno tante foto sullo smartphone, quelle più belle, quelle più vere, con i capelli e il pelo arruffato dal vento o dalla salsedine, resteranno le corse a perdifiato per proteggersi dall’acquazzone estivo che ci ha colti di sorpresa, le coccole e i momenti di relax per ricaricarci e preparaci a vivere un’altra stagione che sta per arrivare, un nuovo anno di lavoro e di impegni stressanti.


Rilassiamoci con loro, viviamo ogni istante non come se fosse l’ultimo, ma come l’unico che vogliamo vivere veramente, insieme a loro.


Buone Vacanze!


Silvia Bagni

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