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Primavera, tempo di giochi e rinascita con i nostri cani




Finalmente la primavera è arrivata e per noi, che viviamo con dei cani, questo significa poter uscire all’aria aperta in modo molto più attivo e costante per fare lunghe passeggiate senza il problema di bagnarci troppo sotto la pioggia o di infreddolirci.


In primavera ci sentiamo tutti, uomini e cani, più attivi con il desiderio di toglierci di dosso quei chiletti di troppo che il lungo inverno ci ha regalato iniziando a fare camminate più lunghe del solito.


Queste passeggiate ci rendono vitali, ci fanno riscoprire, finalmente, i nostri boschetti e i vasti prati che li circondano in cui sbocciano senza alcuna cura fiori colorati ed erba alta.


Un’altra bella abitudine di questo periodo è anche quella di riprendere a giocare insieme ai cani in giardino.


Noi siamo molto fortunati perché possiamo disporre di una vasta area privata con tanti alberi, circondata da protezioni che evitano le fughe e i cani possono sempre stare liberi.

La mattina, con la sveglia al sorgere del sole, incontriamo varie specie di uccelletti che stanno ritornando qui in collina dopo il periodo invernale in cui sono migrati in terre lontane. Che bello sentirli cantare di nuovo al mio fianco mentre passeggiamo, sono la colonna sonora della giornata che la rende lieta e la riempie di premesse positive.


Nel primo pomeriggio ci stendiamo davanti a casa a prendere il sole. Ai miei bassottini piace tantissimo spaparanzarsi al sole come delle lucertole e addormentarsi in mezzo all’erba fresca. Starebbero lì tranquilli per ore se io non cercassi di movimentare la loro giornata.


E allora, che si può fare se non giocare tutti insieme?


E’ molto difficile resistere al richiamo del cane che t’invita a giocare, che ti chiede di lanciargli la pallina o di rincorrerlo. Ti guarda in modo buffo piegando il musetto di lato come per dirti “Hai voglia di giocare con me?” e poi inizia a borbottare in un modo differente dal solito abbaio quasi fosse un grugnito sommesso che viene dal profondo, per incitarmi a lasciarmi andare, a perdere i freni che la vita spesso mi pone.


Si gioca a nascondersi dietro gli alberi per farsi poi trovare, a saltare su e giù dai muretti, a lanciarsi per terra in mezzo all’erba quando si finisce l’energia e si rimane lì a faccia in alto guardando il cielo azzurro.


Loro di solito recuperano molto in fretta e ricominciano a chiamarmi. Quando giocano sembra che non abbiano l’età che hanno ma che tornino a essere dei cuccioloni.


Giocare insieme li fa stare molto meglio e anch’io sento di fare pace con il mondo. Chiudo il telefono, non m’importa se mi sporco di erba o di fango, quello che conta è condividere con loro questi magici momenti che aiutano anche a rafforzare il nostro rapporto di amicizia.


Nel frattempo penso di conquistare, quando mi cimento in questo vissuto di pazza gioia comune, anche una forma di rispetto e di approvazione nei miei confronti. Mi considerano oramai più un’aggregata al loro branco piuttosto che una semplice umana e perciò si fa largo tra di noi un sentire ancora più ricco di empatia e di condivisione degli stessi bisogni fondamentali.


Il gioco li stimola a sviluppare l’intelligenza, a risolvere problemi nuovi, propone loro dei modelli di comportamento utili e spesso risolve anche quelli che non approviamo e che non vorremmo loro portassero avanti negli anni. Inoltre riduce fortemente il loro, ma anche il nostro, livello di stress che, senza stimoli liberatori li porterebbe ad un forzato accumulo di energie senza sfogo. Ci rende sereni, felici, ci fa danzare con la vita perché imparando dalle interazioni con gli altri nostri simili si diventa adulti, si cresce più equilibrati e più pronti ad affrontare le sfide che incontreremo nel corso degli anni.


Come esperienza personale il gioco è stato fondamentale quando erano solo dei cuccioli per fare loro apprendere le regole sociali del gruppo in cui erano appena entrati, per trattenere la forza imposta al morso per non fare del male, per correre e poi bloccarsi al richiamo se c’erano dei rischi e per creare una scala gerarchica tra di loro. Il cucciolo che s’impone da adulto sugli altri è spesso quello che nel gioco è il vincente ma anche il cucciolo più timido è in grado, con questa importante attività sociale, di lasciarsi andare e di trovare il coraggio di esprimere la sua anima più emotiva e sensibile.


Per il cucciolo il gioco rappresenta il mettersi alla prova e comprendere le proprie capacità ma anche il poter valutare quello che lo circonda; è una vera e propria palestra per la loro futura vita. S’impara a dialogare con i propri simili, a capire il proprio ruolo nel gruppo canino o nella famiglia umana nel caso si sia “cani unici”.


Nessuno durante il gioco si arrabbia per davvero, sono tutte delle finzioni stereotipate che mettono in scena la vita che li vedrà protagonisti negli anni a venire quando accanto a loro non ci saranno più i loro fratelli ma altre famiglie umane che dovranno porre dei paletti al loro entusiasmo.


Lasciarli giocare, vedere come sono veloci nella corsa e soddisfatti mentre s’inventano nuove storie da vivere, mi ricorda come facevamo da piccoli quando giocavamo con i nostri amici, è un’esperienza entusiasmante.


Anche nel cane adulto il gioco riveste una grande importanza sebbene si possa facilmente notare come la richiesta di coinvolgimento e la voglia di mettersi in competizione con gli altri calino con il passare del tempo.


Il gioco diventa meno irruento, più tattico, ci sono sempre le stesse mosse oramai standardizzate ma senza il relativo scatto d’impeto, i forti abbai e le corse sono meno lunghe e veloci; e questo per fortuna per me che oramai sto invecchiando insieme con loro e non riuscirei più a rincorrerli.


Più avanti si va con l’età più alcuni sensi s’indeboliscono (ad esempio la vista o l’udito) e anche il fisico risponde meno prontamente al richiamo che viene dagli stimoli esterni. Eppure anche per il cane di una certa età è comunque importante continuare in quest’attività ludica, sebbene svolta con ritmi e con tempistiche completamente diverse, che lo porta a un arricchimento sensoriale molto importante per una senilità serena e comunque attivamente vissuta.


Per questo abbiamo elaborato una serie di giochi divertenti e ricchi di contenuti e di obiettivi che li rendano consapevoli delle loro attuali capacità anche se meno stancanti rispetto a qualche anno fa.


Ve ne spiego alcuni che ho usato con dei cani piccoli e per loro natura cacciatori come sono i bassotti. Naturalmente ogni gioco può essere più a meno adatto alla singola razza in quanto potrebbe anche incentivare brutte abitudini che non sono da ricercare come la rincorsa o il morso. Ci vuole sempre competenza anche nella scelta di questo che può apparire, mentre non lo è, un semplice momento di svago.


Un gioco che facciamo da sempre con in miei cani anche se ora sono anziani lo chiamo “il tunnel senza luce”.

Uso uno di quei piccoli tubi di plastica che si trovano nei campi di agility ma, invece di lasciare l’uscita libera, la copro con il mio giaccone o con una coperta in modo che dall’ingresso non si noti la luce del fondo.


Il bassotto è un cane da caccia in tana e quindi non ha paura di entrare, anche se non vede la luce. Se proprio ci fossero iniziali timori, mi sposto dal lato coperto e faccio vedere il mio viso così che, appena mi notano, mi corrono incontro soddisfatti di loro per avere superato questa prova di estremo coraggio.


Talvolta inserisco all’interno del tunnel anche degli oggetti che fanno rumore come dei giochi che suonano o della carta accartocciata o anche delle palline magiche. Insomma qualsiasi cosa possa dare loro un qualche stimolo di novità per incoraggiare la loro voglia di esplorazione e la loro insita curiosità.


Un altro gioco che facevamo quando loro erano più giovani lo chiamo “la preda volante”.

Si svolge in questo modo: si passeggia con il cane libero in mezzo al prato, al nostro fianco. Tengo in mano un loro gioco, quello che preferiscono, legato a un flexi. Piano piano lascio cadere il gioco srotolando il filo del guinzaglio per poi tirarlo velocemente verso di me mentre continuo a camminare così che sembri che la “preda” m’insegua, che scappi da loro. Vado avanti con il passo veloce con questo gioco/preda a seguito riavvolgendo in velocità il flexi e poi lasciandolo cadere ancora e allungandolo a ripetizione. E’ un gioco molto divertente e vario. Ora, come vi dicevo, i bassotti sono un pochino più anziani e devo usare molto accortezza in questo altalenarsi di strappi e di movimenti improvvisi ma se avete un amico a quattro zampe giovane lo apprezzerà tanto.


Per cani più grandi si possono scegliere altri giochi ad esempio legati alla ricerca olfattiva di qualcosa che loro reputano un “tesoro”.


Basta nasconderlo sotto gli occhi del cane, che però non può raggiungerci, in un posto ogni volta diverso; potete anche seppellirlo sotto pochi centimetri di terra oppure appenderlo a un ramo, cosa per cui deve cercare verso l’alto e non solo verso il basso.

Poi, senza parlare ci si allontana e si lascia libero il cane di cercare mentre noi stiamo a guardare come si comporta. E’ un gioco molto semplice da fare ma che lo stanca mentalmente e che serve a dare sfogo alle sue energie aiutandolo a definire dove può e dove non può scavare nel nostro bel giardino.


Questo gioco si addice anche a essere svolto in casa tra le diverse camere se non si ha a disposizione un proprio spazio all’aperto oppure se piove, nascondendo magari qualcosa da sgranocchiare cosa che lo terrà poi impegnato a lungo nell’attività masticativa che tanto lo soddisfa. Importante è sempre lodare il cane alla fine del gioco per farlo sentire speciale ai nostri occhi per i risultati che ha ottenuto. Un bel premio che lo renderà più sicuro di se e delle sue capacità di ricerca.


Sono solo alcuni esempi ma con un pochino di fantasia sono certa che troverete tante altre idee adatte al vostro cane sia in considerazione della sua taglia, della sua età e naturalmente delle caratteristiche della sua razza o prevalenza di razza nel caso si tratti di uno splendido meticcio.


Occorre cercare in ogni modo di stimolare la loro creatività e di non farli annoiare con giochi troppo ripetitivi. Meglio di niente va bene anche il lancio della pallina ma, dal mio punto di vista, l’ho sempre trovato poco coinvolgente e quindi, anche loro presto, si accorgono del mio scarso interesse e lasciano stare.


La stagione è quella giusta. Ci aspettano alcuni mesi nei quali stare all’aria aperta è un vero piacere, una gioia, una ricarica naturale. Non c’è ancora l’afa ma il sole che ci scalda e ci fa stare bene, ci fa riprendere le forze e la voglia di vivere.


Se riusciremo a coinvolgere i nostri amici cani nel gioco, ne trarremo tutti dei benefici sia in termini d’irrobustimento dei muscoli sia di perdita di peso e, non ultimo, di potere arrivare a sera con un cane stanco e soddisfatto che riposa poi tranquillamente accanto a noi tutta la notte.


Buon gioco e buon divertimento, godetevi i vostri cani, fatevi rapire e fatevi coinvolgere come bambini dalla loro voglia di vivere.


Loro sono una presenza arricchente per la nostra anima.

Silvia Bagni

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